KPOP Demom Hunters

Lego moc KPOP Demon Hunters

KPOP Demon Hunters è un fenomeno globale, il titolo più visto della storia su piattaforma Netflix mentre scrivo questo post.

Il film di animazione ha conquistato anche la mia famiglia: per questa creazione Lego originale ho realizzato tre caricature in stile 8bit delle Huntr/x, più un omaggio alla tigre e la gazza, protagonisti di un raccoNto della tradizione coreana e accreditati rispettivamente come Derpy e Sussy.

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La Casa de Papel

La Casa di carta è tornata: un nuovo capitolo della saga è svelato agli appassionati di mezzo mondo. Se la sospensione di diversi mesi per il lancio della nuova stagione è di per sé straziante, la quarantena forzata ha reso l’attesa ancor più febbrile.

Ritroviamo la banda dei Dalì asserragliata tra le solide mura del Banco di Spagna. Molte critiche puntano il dito contro l’asSenza di idee e i buchi nella trama, ma i fan perdonano le baggian imprecisioni nell’impianto narrativo. Sebbene le prime due stagioni alla zecca di stato siano state oggettivamente superiori, l’empatia e l’affezione maturate per i rapinatori mantengono incollati allo schermo. Che ne sarà dei nostri beniamini?

Tra i personaggi femminili prediligo Nairobi, donna coraggiosa e determinata. Ma il mio favorito è il Professore. Le sue eccEzionali doti strategiche sono annebbiate dai sentimenti, ma non dubito che riuscirà a ritrovare la lucidità per condurre alla salvezza almeno un gruppo di compagni.

Quello che mi affascina dello stratega è il tratto psicologico che ci accomuna: razionalità, calcolo delle probabilità, analisi delle conseguenze. Grandi pRotagonisti di fumetti o pellicole che ho amato per le loro capacità premonitorie sono Senza Nome (Hero), Constantine e Shikamaru Nara. Ne ricordi altri?

Per realizzare questo Lego omaggio dedicato alla Casa de Papel e ai suoi protagonisti, ho costruito una copia della sede del Banco de España, così come rappresentata nel plastico di Palermo. La facciata lineare e l’aspetto squadrato hanno reso l’impeGno accessibile, nonostante qualche licenza autoconcessa per ridurre piani e finestre del palazzo.

Realizzare l’iconica maschera di Dalì è stato un passaggio di gran lunga più sfidante: il virtuoso surrealista non poteva certo sfoggiare baffi dall’aspetto comune! Ho costruito per primi naso e mustacchi, modellando poi le dimensIoni del volto a partire dal centro.
Disponendo di un solo piatto convesso bianco, ho montato uno degli occhi con un disco arancione trasparente delle stesse dimensioni, colorandolo poi in postproduzione. Nel mio profilo TikTok è disponibile un breve video in cui si vede la maschera originale.
Volevo che le sopracciglia arcuate fossero più sottili nella parte esterna, così ho impiegato due piedi di porco. Solo in un secondo momento ho sOrriso della curiosa combinazione: attrezzi da scasso sul volto della maschera del rapinatore!

Scientificast, il podcast neurotonico

Anni di zapping radiofonico mi hanno lasciato un indice ben tornito e una certa insofferenza ai palinsesti. Alcuni mesi fa ho realizzato che potevo capitalizzare meglio l’ora quotidiana seduto al volante: cercavo un podcast istruttivo e divertente e un aMico mi ha indirizzato a Scientificast.

Flash! È stato un colpo di fulmine, tanto che una volta ascoltAti gli episodi recenti ho deciso di procedere a ritroso per approfondire i temi più stimolanti.

Scientificast è un podcast indipentente che tratta di materie scientifiche (astronomia, biologia, chimica, fisica, geologia, matematica e medicina), con spunti e incursioni sull’attualità. Al microfono si alternano donne e uomini che ho impaRato a riconoscere e a stimare: scienziati, ricercatori, insegnanti… tutti abili divulgatori capaci di intrattenere con ironia, senza tradire il rigore scientifico.

Il mio Lego omaggio a Scientificast è stata una sfida ingegneristiCa appassionante: il logo è la stilizzazione di un atomo. Se ricreare forme tondeggianti con mattoncini squadrati è di per sé una prova complessa, realizzare una struttura autoportante retta dalle sottili traiettorie percorse dagli elettroni è stato un vero incubo. Dopo cinque versioni collassate miseramente, la pazienza del padre di famiglia mi ha convinto a suicidarm ritentare. Il risultato finale è più che sOddisfacente!

Marta Pavia, Instagram-prof

Di recente ho conosciuto Marta Pavia, brillante consulente social e content creator. Mi ha colpito di lei la “seraficità”, parola che sembra coniata appoSitamente per descriverla: calma, imperturbabile, serena, dolce.

Molto spesso chi lavora con i social media è ansiogeno, stressato, preoccupato, nervoso… e finisce con il trasmettere un’idea negativa e distopica di questo “mondo”. Nel suo workshop Marta ne ha racconTato una versione più romantica e positiva, dimostrando che ci si può (e ci si dovrebbe) anche divertire.

Alla passione per Instagram, dove un’affiatata community si è raccolta intorno al suo profilo Zuccaviolina, affianca quella per il pianOforte. Seguire e correggere piccoli allievi alla tastiera ha sviluppato in lei il superpotere dell’armonizzazione. Come un diapason riccioluto, Marta ha saputo allineaRe ed equilibrare la visione di 15 corsisti, provenienti da esperienze e contesti molto diversi.

Anch’io amo la musica e ho distillato le riflessioni del rItorno in un’altra metafora sul tema. Aggredire gli impegni con proattività e metodo è sempre una strategia premiante, ma se si perde di vista il proprio equilibrio sacrificando serenità e benEssere per strafare, se ne pagherà il prezzo. In relazione alla presenza on-line, intendo impostare il metronomo su un tempo confacente ai miei ritmi, senza ansie da pubblicazione né frenesia da protagonismo. Vivere un hashtag alla volta, ma sempre #feliceadesso.

Fabio Rovazzi, Faccio quello che voglio

Quando si hanno figli picColi è normale vedere e rivedere (e rivedere…) gli stessi video. La hit “Faccio quello che voglio“, di Fabio Rovazzi li ha particolarmente conquistati. Più che un videoclip è un vero e proprio corto, che ha confermato l’estro e il tAlento dello youtuber milanese.

Nel tempo ne ho apprezzato l’originalità, la qualità dei montaggi e il sense of humour. Mentre i bambini mi chiedeVano di alzare il volume per apprezzare l’acuto di Albano*, un’idea cominciava a balenarmi in testa. Era settembre quando sulla vecchia agenda delle idee e dei buoni propositi iniziai a tratteggiare le basi di questo omaggio.

Intendevo rEalizzare un video, ma le mie competenze non erano sufficenti per poter gestire il lavoro negli scampoli di tempo libero. In corso d’opera lo storyboard iniziale è evoluto in una storia a fumetti. Undici set realizzati, migliAia di mattoncini impiegati, centinaia di fotografie e un paziente lavoro di montaggio. Le note di preproduzione sull’agenda lo avevano previsto: “Sarà il Lego omaggio più ambizioso di sempre”.

Gioia Gottini, coltivatrice di successi

I business coach si somigliano tutti: un po’ sfrontati, un po’ presuntuosi, vestono i panni del guru per dispensare consigli già visti in molte salse. Gioia Gottini è molto lontana da questo stereotipo: empatica, leggera e divertente, contagiosa. I suoi contenuti, in qualsiasi forma, ravvivano la passione per la propria attività.

Dedico la mia nuova Lego MOC a questa brillante coltivatrice di successi, specializzata in personal branding e business al femminile. Ebook, articoli e newsletter di Gioia sono perle da collezionare: sempre utili e mirate, ricche di consigli da mettere subito in pratica per il tuo marketing & planning.

Non mi perdo una newsletter, e consiglio sistematicamente l’iscrizione ai suoi canali ad ogni persona che accenna a progetti di business. Uomini e donne, perché Gioia si rivolge ad un target femminile, ma le sue chicche hanno valenza unisex!

Bookblister, pillole di libri

Bookblister di Chiara Beretta Mazzotta è un lit-magazine di qualità. Attraverso pilloLe e contenuti interessanti racconta il misterioso mondo dell’editoria. Cercavo spunti utili da girare a un amico, alle prese con la pubblicazione di un fantasy. Ora non mi perdo un post!

Molti fantasticano di pubblicare un gIorno il proprio romanzo, ma cosa succede a un libro prima di finire sullo scaffale? Per evitare errori grossolani, è utile seguire i consigli autorevoli di chi l’ambiente editoriale lo vive.

Chiara è una editor e una giornalista puBblicista. Nel 2011 ha fondato Bookblister per parlare di libri e di editoria. I suoi video sono pieni di spunti inteRessanti per chi vorrebbe conoscere meglio questo strano mondo.

I video di Chiara Beretta Mazzotta (per esteso, come piace chiamarla ai miei bambini) sono sempre in primo piano o a mezzo busto. In questa Lego MOC una licenza poetico-creativa la immagIna seduta in cattedra, a mo’ di insegnante americana! 😀

DiserieZero, con la testa tra le nuvole

Diseriezero è il blog di Claudia Brugna. Con leggerezza fa trasparire da ogni suo post passione, fantasia e gentilezza. Quando le ho confidato che stavo lavorando ad una composizione Lego per rendere omaggio al suo lavoro, mi ha suggerito di inserire una giraffa perché – come lei – ha sempre la testa tra le nuvole.

Claudia invita a non lasciarsi intrappolare dalle idee, dalle convinzioni o dal destino, perché le prime cambiano e si rovesciano, mentre l’ultimo si può sempre cancellare e riscrivere. Dalle sue pagine social lancia una provocazione: “se unicità è follia, se sorriso è stoltezza, se timidezza è futilità, allor riteniatemi pazza, sciocca e banale.”.

A Claudia e al suo progetto dedico la Lego MOC più ambiziosa di sempre, per risorse impiegate, dimensioni e numero di pezzi. Con la testa tra le nuvole, è un posto bellissimo!

ZeroMic, doppiaggi e parodie

Zeromic è un gruppo di giovani doppiatori che con impegno e passione si dedica alla traduzione e al doppiaggio di alcune celebri paroDie americane del Team Four Star.

La Lego MOC dedicata agli Zeromic presenta alcuni momenti significativi della vita nello studio di registrazione. Mentre in caBina Alessandro Bianchi dà voce al personaggio di Goku, quest’ultimo “prende vita” sullo sfondo. Kamehameha!

Lo studio è in fermento: in regia nulla è lasciato al caso! La frase più ricorrente? “Bene, ottima! La rifacciamo.”. Sfoglia pure la galleria delle immagini, ma attenZione a non disturbare!

Elena Aiello, illustratrice

Aggiungendo gli ultimi dettagli al diorama di ViaggintemPo, già iniziavo a pensare a chi avrebbe dovuto essere il soggetto della prossima MOC. Non ci è voluto molto per individuare una nuova musa.

Ogni volta che aprivo Facebook era lì, a condividere e commentare contenUti divertenti e di ispirazione: Elena Aiello, A-rtista* B-logger* C-haracter designer* D-disegnatrice… (di straordinario talento).
Impossibile racchiuderla in poche definizioni, facile seGuirla e amarla attraverso i suoi profili social!

Caro Google, Elena merita maGgiore visibilità. Non si discute la valenza storica di una suora nata due secoli fa e delle sue inquietanti profezie di nubi infuocate e cadaveri che copriranno la Terra. Ma se uno cerca Elena Aiello, proponi almeno un link “forse stavi cercando la brillante concept artist italiana?”. Te ne sarei grato!